Me pizzica, me mozzica, me devo da sfogà...

venerdì 9 ottobre 2009

Barak Obama sarà Premio Nobel per la Pace 2009

A me Obama sta simpatico, ma francamente questa del Nobel per la Pace ad un Presidente USA che fin'ora non ha pacificato nulla e nesssuno mica mi torna punto.
Il Comitato d'assegnazione afferma che gli viene riconosciuto il premio per gli sforzi compiuti nel tentativo di raggiungere la pace, in somma per i suoi buoni propositi... ma con chi?

In Iraq ed Afghanistan le cose sono invariate se non peggiorate.
In Medio Oriente
gli ultimi ringraziamenti da parte israeliana sono stati indirizzati a Roma e non a Washingthon (...credo che queste cose facciano venire l'orticaria a molti italiani... ma i dermatologi possono considerarsi 'indotto' del nostro Presidente del Consiglio?).
Cuba, Corea del Nord ed Iran hanno ancora l'embargo.
Guatànamo sta ancora lì.
Ma allora, che "pace" ha raggiunto costui (astenersi prego dai pensieri maliziosi... è troppo giovane per aver raggiunto già quella dei sensi)?
Diciamo che glielo danno perché è politicamente corretto farlo... avrà un posto nella storia sia perché è il primo afroamericano a raggiungere la massima carica dell'Unione, sia perché ora ha pure il Nobel per aver avuto dei buoni proponimenti pacifisti... certo che con Mandela, Madre Teresa e Martin Luther King ha poco a cui spartire... ad Arafat e Rabin forse fu un po' prematuro assegnarlo, ma fecero un bel passo avanti che fu fermato solo con un omicidio.

Ad Henry Kissinger glielo hanno dato per aver avviato il processo di pace in Vietnam (...e non ridete!!!): ad Obama glielo danno perché ha avuto il proposito di iniziare un processo di pace (...ma come ora restate seri?).

Noi in Italia dovremmo stare zitti: in fin dei conti pochi anni fa abbiamo guardato con stupore, felicità ed italico sospetto al Nobel assegnato a Dario Fo per la Letteratura nel 1997: la storia di quest'altro premio insegna che non era certo la qualità letteraria l'oggetto del contendere, ma lo spessore politico che veniva conferito alla motivazione dello stesso.

1 commento:

Claudio Lippi ha detto...

La notizia è di questa mattina e quindi la aggiungo qui in calce come commento:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2009/10/10/visualizza_new.html_986724386.html

Vorrei sottolineare un passaggio della velina: "L'entusiasmo con cui numerosi Paesi europei hanno reagito al conferimento del Nobel è in realtà un altro problema, almeno sul fronte interno, per il presidente Usa, che è spesso accusato di curare troppo la sua immagine estera (con scuse a ripetizione sugli "errori" del passato da parte degli Stati Uniti)."

Sinceramente, diciamocelo, anche da noi in Italia, una delle prime reazioni all'elezione di quest'uomo a Presidente USA è stata quella di credere che fosse giunto il "Salvatore" a redimere i peccati dell'America e a liberarci dal male (Amen), senza mai valutare che nella sua campagna elettorale, Obama abbia focalizzato la sua azione politica sul far quadrare i conti della propria Nazione: e del resto perché non dovrebbe prima pensare a casa propria e poi alle case dei suoi vicini e dirimpettai? Mica è italiano che prima si fa gli affari altrui e poi i propri...

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