
La giunta dunque va o "reimpastata" oppure si deve ritenere decaduta e quindi si dovrà nuovamente andare ad elezioni.
Tutto nasce dalla denuncia di un comitato spontaneo di cittadini della provincia coordinati dall'Avv. Nicola Russo e dal nome "Taranto futura".
Mentre l'Avv. Russo dice che sì, vabbe', ce ne dovrebbero entrare in giunta 3, ma se le cose devono essere fatte, tanto vale farle bene e quindi che ne vengan messe 5 (fifty-fifty), il Presidente Florido si affretta a sottolineare che provvederà immediatamente perché la legge ha contribuito lui a farla e gli piace e, assicura, non è un maschilista...
Non so voi, ma personalmente resto basito, anzicchenno.
Il discorso sulle quote rosa introduce nel dialogo pubblico italiano un principio che in teoria non sarebbe dovuto essere necessario affrontare in una repubblica moderna: se tutti i cittadini hanno pari diritti e dignità, devono avere la possibilità di accedere a qualsiasi ufficio pubblico, che essi siano nati maschi o femmine, di qualsiasi religione, colore della pella, minoranza etnica o linguistica o qualunque sia il proprio indirizzo sessuale. In Italia, grande nazione di burocrati e ciarloni il tutto si è trasformato in una quota rosa, come una quota latte: almeno il 30% deve essere biologicamente nato con la ciuffa, niente messié parblé (e mi raccomando niente scherzi! Le circoncisioni con sfumatura bassa non rientrano nell'ambito di "ciuffa"!! Non ci provate!!!).
Giusto, sbagliato, non so: deduco però che, a meno che in provincia di Taranto le cose non funzionino proprio diversamente che altrove, il fatto che non ci siano consiglieri donna è dato dal fatto che non ci sono state candidate donna o, peggio, le candidate c'erano, ma non le hanno votate abbastanza per farle assurgere al Soglio Provinciale.
Risultato: ora 3 o 5 signore diventeranno assessori della provincia di Taranto, ma nessuno le ha votate. Mentre 3 o 5 assessori, che il consenso popolare lo avevano, vengono rimandati a casa, alla faccia della volontà popolare.

Se non era per un gongolante Roberto Castelli che a Porta a Porta ne sbandierava la vittoria elettorale, il Sindaco Cane, per i giornalisti italiani, sarebbe stata una nota a margine. Si fosse presentata per il PD allegavano un poster ai quotidiani: vallo a spiegare mo' che i leghisti son tutti dei sessuofobi-xenofobi... paura, eh!?!
Le quote rosa sono solo demagogia: 3 o 5 sconosciute con la ciuffa (originale, niente surrogati) diverranno assessori provinciali a Taranto a rappresentanza dell'uguaglianza delle donne, ma i voti dei cittadini della provicia pugliese e le loro preferenze elettorali hanno perso totalmente il loro peso ed il loro valore. Se per caso hanno messo la crocetta perché hanno sentito questo o quel comizio, si scordassero che ciò che è stato detto conti qualcosa: il tipo in giacca e gravatta che parlava, faceva da segnaposto. Alle prossime elezioni è meglio se restate a casa: dategli quella crocetta e poi che se la vedano loro, basta che facciano qualcosa oltre a scaldarla quella poltrona...
P.S.: s'intende che a stabilire le ciuffe che dovranno entrare in giunta, sarà un nugolo di messié parblé...
1 commento:
Queste sono le amenità di certe persone che hanno un'idea pittoresca della realtà e della politica (per usare un eufemismo).
Insomma a me pare proprio una buffonata.
Stiamo alla realtà e non alle idee fantasiose di chi non ha altro da fare nella vita.
Viol
Posta un commento