L'atletica non mi ha mai attratto punto... eppure, stamattina, ti leggo su Internet un articolo di sport pubblicato da "La Repubblica": «Howe: "Dirigenti incapaci. Poi mi vietano i reality"».
Ma "Howe" chi caspita è?
Per chi come me non conosce questo ragazzone tutto muscoli di colore, sappino lor signori che il Sig. Andrew Howe, nato in quel di Los Angeles è un ciociaro D.O.C. cresciuto a Rieti e vissuto in Italia tutta una vita, da quanto racconta delle disavventure economiche famigliari deve essere il frutto di un'immigrazione al contrario che dalla Nazione più ricca dell'Occidente è finito a vivere nella più scalcinata d'Europa.
L'intervista a questo atleta di leggera che milita nella formazione azzurra da anni si schematizza facilmente così:
- come atleta ha ubidito a quanto gli è stato detto dai suoi dirigenti
- come paziente ha ubidito a quanto gli è stato imposto dai medici sportivi
- come lavoratore non intasca grazie all'atletica legera un soldo
- come essere umano quando ha un'occasione di incassare denaro vuole coglierla
- come civile, non è un militare
Caro Sig. Howe l'Italia è un grande ufficio di burocrati ed i suoi dirigenti sportivi non si pongono problemi di sorta per il semplice fatto che se lei non incassa un soldo, loro invece hanno tutti uno stipendio fisso; se lei s'infortuna, loro stanno seduti su una sedia; se loro sbagliano, è lei che deve prendersi la punizione per non farli sembrare troppo incapaci.
Non è perché sono spesso dei militari: anche. Ma soprattutto perché sono dei dipendenti pubblici.
Deluso?Questo è niente! Gli stessi che si propongono come "buoni padri di famiglia" e che si rivolgono a lei come se fosse "loro figlio", sono gli stessi che le dicono "rinuncia al reality, stai zitto e forse a 40 o 50 anni ti facciamo diventare dirigente CONI anche a te..."
"Molto. Dai finti buoni che si rivelano veri cattivi. Da chi mi dice che sono come un figlio per lui. Evitasse, ho madre e padre. Io voglio solo tornare a correre, sorridere, e regalarmi qualche soddisfazione. Del fallimento dell'Italia mi dispiace, ma io non c'entro".
Ma che la sua punizione che le ha fatto perdere tempo e denaro è stata data per il suo bene e per quello dello sport non glielo hanno ancora detto? Aspetti domani e vedrà che si giustificheranno così.
Che vuole... son italiani, poveretti.
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