Me pizzica, me mozzica, me devo da sfogà...

lunedì 2 febbraio 2009

Sequestrano la CO2. Carbone pulito: confesso, io ci credevo!

Da ignorante immaginavo che potesse esservi un carbone ripulito in qualche modo tramite filtri efficientissimi che raccoglievano le scorie, che poi queste venissero neutralizzate lavandole e producendo che so… ottimo fertilizzante (bello eh!?), Invece con grande delusione scopro che il carbone pulito, veltroniana passione, consiste… rullo di tamburi… in pratica nel buttare le scorie sotto il tappeto. Come? Semplice, semplice, pare si siano studiati un sistema che preleva le emissioni del carbone e le caccia sottoterra, sperando di cuore che lì restino a lungo. Il trionfo della scienza progressista non può che lasciare ammirati e di sasso.

Affermano che una volta catturata, l’anidride carbonica verrebbe,, “sequestrata” per migliaia di anni in formazioni geologiche profonde. Però scopriamo che... la CO2 stoccata sottoterra aumenta il rischio di terremoti se in prossimità di faglie sismiche ed inquina le acque potabili per conversione chimica, in più il sistema ha costi enormi.

E indovina indovinello da che portafogli verranno i miliardi necessari per creare questo nuovo costoso rischio? Ma da noi contribuenti, ovviamente, se no che ci stiamo a fare? Rendiamoci “socialmente utili”, che qui tira aria brutta per chi non è ritenuto tale, datemi retta... pagate serenamente, tranquillamente, rassegnatamente che dovete stare allegri e sereni come sempre.

L’Unione Europea è politicamente un informe fantasma, ma capperi a drenare soldi è bravissima, e già pensa al futuro prossimo ed ha appena promosso un finanziamento di 1,250 miliardi di euro per quegli imprenditori che hanno in corso progetti per il “sequestro” di CO2, tutto ciò partirà presto, dal 2015 ma i nostri veltroniani fans del buon Bersani sembrano destinati a restare a becco asciutto, nessun progetto in Italia, gli diamo i soldi come tutti gli altri anche noi cittadini italiani, quello sì. Per quanto il solito pensiero birichino mi porta ad immaginare “commesse ed appalti” delle solite ditte amanti del progresso, quelle che delocalizzano, quelle che possono benissimo partecipare ad appalti all’estero, e infatti, lo fanno “alla grande”, ed il cerchio si chiuderebbe correttamente: una giusta percentuale dei nostri tributi finirebbe a realizzare opere inutili e dannose, ma capperi, finirebbe nelle giuste casse degli Italiani che contano, e questo ci deve bastare per sentirci sereni ed orgogliosi: Italiani, in alto i cuori!

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