Me pizzica, me mozzica, me devo da sfogà...

venerdì 6 febbraio 2009

I misteriosi simboli che imperversano per le strade

Penso che un po' a tutti sia capitato di avere nella propria vita da automobilista qualche brutta esperienza nel percorrere quotidianamente le nostre italiche strade.
Non mi reputo ne un guidatore zelante ne tanto meno un pilota da corsa: sono, temo, appartenente a quella minoranza di italiani che non corre e cerca di applicare il più possibile il Codice della Strada (con l'invidiabile risultato di risparmiare tantissimi soldi in avvocati e multe).
Avendo preso la patente a 21 anni ho forse guidato poco, rispetto ad altri, ma nell'ultimo decennio mi è capitato solo una volta di dover metter mano al portafoglio ed essere costretto a pagare una multa per aver scordato il disco orario davanti all'ufficio postale (situazione piuttosto comoda: regolarizzata la sosta, sono entrato e ho versato nelle casse comunali i miei 35,00 euro).
Il punto, terminata la premessa, è che i giornalisti c'investono quotidianamente con un bollettino terrificante di incidenti stradali con morti e feriti: la colpa sempre attribuita, ormai da un paio d'anni, all'alcool e solo recentemente si è soliti parlare anche di "sostanze stupefacenti", "cocktail mortali" (un Negroni con la cicuta? Bah...) e di alcuni sporadici "colpi di sonno". I sobri ed i riposati non fanno incidenti, sono ligi al dovere e guidano come se il Codice dell Strada lo avessero imparato a memoria e sapessero recitarlo come una poesia alle Elementari.

Fosse vero.
Gl'incidenti avvengono anche per colpa di chi non beve e non si droga e di chi è sveglio e fresco come una rosa. All'estero gl'italiani sono famosi per essere totalmente indisciplinati alla guida: non saprei come dargli torto, avendo percorso le strade di Lazio, Toscana, Campania, Puglia ed averle paragonate al Canton Ticino (ritenuto il più indisciplinato della Confederazione Elvetica).
Il fatto è che la maggior parte degli italiani ha la profonda convinzione che il Codice della Strada sia una cretineria inutile che serve per mantenere aperte le Scuole Guida e/o per imporre multe inique a quei poveracci che lo violano perché inapplicabile.

Ma davvero è tanto difficile applicarlo?
Nella mia città c'è un Autovelox (solo uno) e sta mettendo sul lastrico intere famiglie: è perfettamente tarato e mantenuto e scatta solo al superamento dei 60 Km/h in un tratto di strada con il classico limite dei 50 orari. Premetto: l'attrezzo è posto in un tratto compreso tra due gruppi di abitati tra un centro commerciale da un lato ed un bar con affianco un benzinaio e le discese a mare dall'altro. Il problema è che il tratto è bello dritto...
Morale: c'è chi ha preso anche 10-20 multe per aver abbondantemente superato il limite (non parliamo di 1 o 2 Km in più, ma di 10, 20 Km/h ed anche più).

La reazione è stata violenta ed ha dato inizio ad una campagna stampa, ovviamente, contro "la macchina infernale" ritenuta iniqua, ingiusta ed inutile: va tolta perché è un abuso tenerla all'interno dell'abitato, perché i Giudici di pace di Civitavecchia ritengono che il tratto non sia pericoloso (prima della sua introduzione c'era una media di un morto ogni 18 mesi...). A nessuno è venuto in mente di dire che andare a 70/80 all'ora in un tratto dove in ogni momento un auto può fermarsi per girare o un pedone attraversare è da imbecilli: anzi, i "poveri" automobilisti hanno avuto politici, giudici e giudici tutti dalla loro parte. E' vergognoso che si venga illecitamente puniti per aver rischiato d'investire qualcuno o di fare un tamponamento a catena (uno da poco causato proprio in quel tratto da un uomo che aveva fretta...). Questo è il ragionamento che viene fatto in Italia.

Del resto la difficoltà nel Codice è risaputa: la maggior parte degli automobilisti italiani ha difficoltà ad usare le frecce (notoriamente usate solo dagli indiani...), figuriamoci ricordarsi come s'interpretano i segnali stradali, che a dispetto di chi li ha ideati, sono considerati un problema serio da molti, che li credono più che altro simboli astratti degni di una Setta Massonica a cui non dover fare troppo affidamento. I semafori sono un optional noioso (aspettare 30 secondi al rosso??? Follia!) che anzi, diventa divertente violare ("Tanto te ne accorgi quando c'è qualcuno..." mi disse un'amico prima di andare a sbattere contro un'auto che passava col verde di notte...). Gl'incidenti li fanno gli ubriachi (che avvolte si drogano anche, perché il giornalismo ha creato il tabù di chi non beve, ma si droga solamente) e se capitano ai sobri è una fatalità ("Signora mia sono cose che capitano, non bisogna prendersela tanto", disse, in ospedale, la madre di un ubriaco che speronò contro mano l'auto con a bordo mia sorella...).

Morale? Non c'è. L'italiano medio farà sempre "carte false" per violare il Codice della Strada: non lo considera un mezzo per salvare delle vite, ma solo una delle tante scocciature dell'Italia contemporanea. Leva la libertà, la libertà di fare quel che si vuole senza prendersi responsabilità. L'unica libertà che l'italiano media sogna ed agogna...

2 commenti:

Lara ha detto...

Pienamente d'accordo con te.
L'italiano medio cerca da sempre di fare il furbo, o meglio, crede di fare il furbo, visto che non si può considerare l'imprudenza come qualcosa di diverso dalla inciviltà, altro che furberia.
Io abito in campagna, non passano davanti a casa molte macchine, ma quelle che passano credevano fino a poco fa di essere ad un rally o su pista. Per cui - raccolta firme dei qui residenti portata al Comune e diversi bei dossi sulla strada.
In poco tempo il terrore di rovinare la macchina, ha fatto sì che chi passa di qui abbia una velocità regolare.
E, ripeto, per me è stata appunto la paura di rovinare la propria auto a rendere all'improvviso civili i pazzi scatenati...

Ciao e buona serata.

Claudio Lippi ha detto...

La cosa grave è che non solo per poter dare un freno a questi comportamenti delinquenziali si è costretti a dover sempre ricorrere a mezzi "meccanici", ma che questi stessi mezzi (per altro più che leciti) vengano regolarmente additati proprio da chi in teoria dovrebbe far rispettare regole e regolamenti come ingiusti e lesivi delle tasche dei "poveri cittadini indifesi"!

Francamente, se per tante cose anche in Italia riesco a vedere una luce, per il comportamento degli automobilisti alla guida vedo sempre e solo buio...

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