Articolo tratto dal sito della Delegazione Lazio Centro Nord di ADUSBEF: http://www.federicolippi.it/content/view/259/1/
Un caso esemplare quello di cui questa Delegazione è vittima, un caso di mala gestione di un Pubblico Servizio affidato ad un privato Trust, in questo caso TELECOM, ma ENEL non è da meno.
Ancora una volta possiamo misurare il totale fallimento delle privatizzazioni che sono in realtà servite solo a creare nuovi carrozzoni in cui molti hanno attinto ed attingono risorse a piene mani, mani che infilano impunemente nella saccoccia degli Italiani.
Questi così detti privatizzatori tra l’altro, si sono affrettati a distribuire appalti a ditte e dittarelle per la gestione del pubblico servizio e nella specie degli interventi di ripristino del servizio in presenza dei guasti, dittarelle che mediante l’abominevole meccanismo degli appalti sembrano in realtà troppo spesso solo ottimi mezzi per ciclare il pubblico danaro, ed anche ottimo veicolo di scambio di voto.
Paghiamo anche Istituzioni addette a controlli e vigilanza, e i ciclici proclami delle su dette sono molti e spesso belli, ma la realtà è che nei fatti esse si disinteressano delle effettive esigenze degli utenti, e della effettiva rispondenza delle bollette ai costi presunti sostenuti dal TRUST, compresa l’IVA sulle stesse imposte contenute in bolletta, ( a chi va?), noi cittadini ormai siamo solo bestie da soma, poco più che servi della gleba, sfruttati fino al totale esaurimento della linfa vitale. Che senso avrebbe se di fronte ad una precisa denuncia di furto, colui che deve giudicare, chiamasse il ladro chiedendogli . “figliolo, davvero hai rubato?” e alla ovvia negazione da parte del ladro ci si rivolgesse al protestatario, “hai visto? Non ha rubato, quindi pagati pure sta multa”. Analogo discorso “mutatis mutandis” lo possiamo trasporre riguardo alle autentiche estorsioni operate impunemente da questi carrozzoni, e la chiamano DEMOCRAZIA.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso e mi ha spinto a queste pubbliche rimostranze è stato il verificarsi dell’ennesimo inaccettabile disservizio del Trust Telecom, che nei fatti limita la delicata attività mia e della mia Delegazione Adusbef Lazio Centro Nord ormai da nove giorni, senza che si veda una possibilità di risoluzione a breve.
I FATTI:
11 febbraio mattino:
si blocca la rete telefonica nella linea che serve un ampio tratto della strada di bassa collina in cui è sita
!4 febbraio, SABATO:
Vediamo in strada gli operai SIET ( ditta appaltata per le riparazioni in zona), serafici ci fanno sapere che essi in realtà hanno ricevuto la chiamata per l’intervento solo il giorno 13 e quindi al momento, sabato 14, stanno cercando di capire in che consiste il guasto, di fatto praticano un primo buco nella strada. Ripassiamo nel primo pomeriggio e vediamo il buco triste e solo, nel pomeriggio nessun lavoro, è sabato è San Valentino, tutto fermo anche la domenica.
Lunedi 16 febbraio
In mattinata riabbordiamo gli operai che nel frattempo si son dati da fare: hanno aperto altre due buche, profonde una metrata e una di esse è lunga ci pare almeno
Come normale tra noi utenti ci siamo consultati e sono uscite fuori esilaranti e drammatiche versioni: “ Signora, stia tranquilla che tanto l’ADSL funziona”, e mbè?, oggi mercoledì mentre scrivo è staccata, ma che cambia? Oppure ad altro utente “ Non sappiamo cosa è successo, ma evidentemente è stato un fulmine” Dove e cosa avrebbe colpito il fulmine nessuno lo sa, tanto più che non abbiamo avuto temporali.
Oppure: “ Sa, ci manca un pezzo, il - distributore di chiamate- , e questa bella favola risale a 9 giorni fa, fosse vero sarebbe grave davvero, che lo siano costruendo ex novo il “pezzo”?
IL CAPOSQUADRA: Chi l’ ha visto ? Lo abbiamo richiesto, ma “al momento” non c’era, facciamolo cercare alla Federica Sciarelli, e nel frattempo?
Siamo al nono giorno e non si vede soluzione, ma sappiamo dalla lettura del contratto che potremo avere un rimborso del 50% del canone mensile per ogni giorno di ritardo, solo che non è ben chiaro da quando parte il ritardo, ovvia ed utile nebulosità, un a cosa la sappiamo : sappiamo già chi penalizzerà.
Nel frattempo, come sempre, dobbiamo restare pronti a pagare le utenze disastrate puntualmente e con soldi VERI, pena multe assurde su cui esercitano pure anatocismo fuori legge , ma non per loro, quindi di fatto il TRUST è libero di estorcere danari a fronte di servizi risibili, di continue invadenze della nostra Privacy , arricchendosi alla faccia nostra , liberi di fare e non fare, e questo vale a maggior ragione per mamma ENEL con le sue finte concorrenti, misero paravento che copre una italica vergogna, fatta di soprusi, di servizi scadenti, di tumori per noi di Civitavecchia e Santa Marinella per esempio, di malattie dell’apparato respiratorio, di moria di giovani per tumore, su cui si tace, di forti allergie invalidanti, e soprattutto di morti, tanti morti su cui si tace e di disservizi, elettrodomestici inservibili, ditte che falliscono anche per i costi Enel, famiglie in difficoltà per bollette calcolate su COSTI PRESUNTI, strane altalene di tensione, strane coincidenze, bollette fumose contro le quali non hai difesa: lor signori sono stati lasciati liberi di aggiustarsele a proprio uso e consumo, i contatori non vengono letti: Possiamo chiedere di controllare , ed è una altra presa in giro, una finzione , visto che devi fare un ATTO DI FEDE ; controllano loro dal computer, su che dati, su che basi, con che criteri? Boh! Tu paghi, loro graziosamente siedono ( forse) al computer e ti fanno sapere che no, DEVI quello che ti hanno calcolato lor signori; nei fatti ti hanno confermato a caro costo il verdetto che SAI non corrispondere ai tuoi consumi, ma questi operatori sono spacciati per infallibili per editto divino, anche loro autocertificano il proprio operato.
E la chiamano DEMOCRAZIA.
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