Ho letto questa notizia uscita sull'Unione Sarda almeno tre volte: Antitrust, finanza nel mirino "Ci sono troppi intrecci personali". Ma và?
Sono rimasto basito anzi-che-no: a distanza di quasi trent'anni (quanti ne ho io), finalmente lo Stato si è reso conto che forse il fatto che gli alti dirigenti di banche ed assicurazioni erano contemporaneamente dirigenti ABI oppure facenti parte dei consigli di amministrazione delle Fondazioni bancarie non comportava la certezza (e non il rischio) che si costituisse una lobby, e quindi un trust, tra queste aziende.
La cosa più anomala è un'altra: i così detti organi di controllo del mercato finanziario e la stessa Banca d'Italia hanno ai loro vertici proprio questo tipo di dirigenti, collegati a doppia mandata con il settore che dovrebbero controllare.
Non stiamo parlando di persone che lavorano oggi da una parte e domani dall'altra, ma da persone e condividono contemporaneamente incarichi di controllore e controllato. Che valore ha una cosa simile? Nessuno.
Quando in TV o sui giornali si parla di conflitto d'interessi (rivolto sempre nei confronti di Silvio Berlusconi), forse si dovrebbe pensare che anche questi altri conflitti d'interessi sono pericolosi per la stabilità della Nazione: anzi sono forse molto più gravi di quello di Supersilvio, perché vertono sull'intera economia dell'Italia e non sono vincolati alla politica (la vincolano).
Ringraziamo l'Antitrust che a distanza di tanti anni è riuscito finalmente a palesare quello che sapevamo tutti (o in molti? o nessuno?).
Me pizzica, me mozzica, me devo da sfogà...
martedì 13 gennaio 2009
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2 commenti:
E' una vergogna che le banche e le assicurazioni in realtà non siano controllate e che possano fare i loro riveriti comodacci, un mozzichetto? Una tortorata ce vorrebbe!
Mi piace il tuo "mozichetto", ci ritorno
Ciao, non solo banche e assicurazioni hanno la fortuna di avere il controllore interno all'organico. Questo malcostume è ben diffuso, anche in altri settori: una cosa da sapere ad esempio è quante volte un consulente d'ufficio di un tribunale si ritrova a dover periziare l'operato di un cliente o di un datore di lavoro...
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