Me pizzica, me mozzica, me devo da sfogà...

sabato 10 aprile 2010

Guida al risparmio: usare l'acqua piovana

Tempo fa mi ero ripromesso di scrivere un altro post sul tema del risparmio, ma devo ammettere che l'argomento era pittosto difficile ed ancora oggi sto raccogliendo materiale per fare una quida sulla produzione di energia elettrica a basso costo: sinceramente la cosa è piuttosto disarmante perché, ve lo potete immaginare, in Italia, dove tutto è sottoposto ad una burocrazia spesso idiota, nulla può essere fatto senza prima scervellarsi appresso a leggi, leggine e regolamenti, che di fatto hanno l'unico ovvio scopo di impedire che il singolo cittadino compia una qualunque azione se non sborsando tanto di quel denaro che il gioco non vale la candela.

Abbandonato un po' il frangente elettricità, ho preferito dirottarmi verso la questione acqua.
Probabilmente tra pochi mesi ci sentiremo dire che l'acqua, bene primario, è divenuta di proprietà di poche S.p.A. ammanicatissime e che se vorremo tirare lo sciacquone, lavarci e bere dovremo sborsare cifre da capogiro per far lucrare qualche Pezzo da 90.
Eppure l'acqua cade dal cielo: non è un granché, ma per innaffiare il prato oppure le piante del balcone o per dare una lavata alla macchina o alla casa, va più che bene. Ergo perché non raccoglierla ed usarla?

La raccolta delle acque meteoriche è sempre più spesso resa obbligatoria all'estero; in Italia la cosa va un po' a rilento, ma incredibilmente proprio a cominciare dalla Regione Lazio qualcosa si muove.
Premetto subito che la questione è un po' spinosetta: tempo fa avevo sentito di un evento piuttosto curioso di una persona che s'era sentita imporre dai vigili urbani della sua città il pagamento della tassa sulle piscine per un cassone per la raccolta dell'acqua piovana. Non so se è solo una leggenda metropolitana, ma vivendo in Italia non mi stupirei se fosse vera. Ergo consiglio a chiunque voglia cimentarsi nella faccenda di informarsi prima presso il proprio Comune, la propria Provincia e la propria Regione: venisse in mente a qualche rompiscatole di vicino di farvi arrivare in casa la municipale perché avete costruito una piscina abbusiva di 1 metro per lato...

Più importante è invece la richiesta di alcuni comuni di adibire i propri impianti per evitare il ristagno e la proliferazione di uova di zanzara ed altri insetti infestanti.

Serbatotio fai-da-te
In giro si trova un semplice consiglio: "compra un contenitore, tappalo e collegalo alla grondaia, ed il gioco è fatto".
Detto così è piuttosto banale, ma in sostanza è esattamente questo il principio di base: un contenitore per le acque meteoriche può essere ricavato da quei grandi otri in terracotta che spesso si trovano nei negozzi di giaridinaggio o una grande anfora. La si può tenere tranquillamente all'area aperta in giardino e con due o tre piovaschi si riempirà d'acqua, ma poi come la usate?
Bella domanda. La guida che ho trovato (più un breve pensierino che una guida) propone di usare un tappo di sughero e di forarlo: da un buco farete passare un tubo collegato ad una pompa per usare l'acqua in questione, dall'altro farete entrare l'acqua raccolta da una semplice grondaia.

Link originale: Serbatoio d'acqua piovana fai-da-te

Serbatoio metti-mano-al-portafoglio
Potete sbizzarrirvi e non c'è nemmeno bisogno di andare troppo lontano: di azidende nostrane che vi possono realizzare un impianto interrato ne troverete anche in Italia senza bisogno di bussare alle porte di Francia o Germania. Ovviamente preparatevi a metter mano al portafoglio ed a sborsare qualche bel soldone per dotarvi di questi impianti di tutto rispetto, capaci di irrigarvi il terreno, innaffiarvi il giardino e molto altro, assicurandovi dalle zanzare e dal cattivo odore del ristagno.
Su un forum ho trovato un vecchio post che però è piuttosto interessante: http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=3137920. L'interesse nel post è che si parla delle "cuvee", cioè dei particolari serbatoi interrati. Facendo però una ricerca su internet posso dirvi fin da subito che dovete andare anche voi ad Aix per procurarveli: li vendono anche da noi.
Un po' diverso forse è solo il discorso della potabilità di tale acqua. Come più volte ho riscontrato sul web, l'acqua depurata è di fatto, distillata. Quindi ottima per il ferro da stiro od i tergicristalli, ma schifosa da ingoiare.

Infine vi rimando ad un breve post trovato sul web: http://www.risanamentoenergetico.com/phpbb/viewtopic.php?t=14

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