Sappiate che è possibile risparmiare qualche soldo, sempre che non vi ritroviate con dei fornitori di servizi energetici che sebbene disposti di contatori elettronici collegati alla rete telematica, vi calcolano la bolletta presumendo l'importo sul consumo dello stesso periodo nell'anno precedente (presuntivo pure quello)...
Come dite? Tutti i fornitori fanno 'sta cosa? Vabbé... in tal caso c'è un piccolo atollo nella Polinesia Francese attualmente disabitato, ma mi raccomando, portatevi qualche indumento antiradioattivo...
Partiamo da uno dei più famosi decaloghi sul risparmio energetico, quello dell'iniziativa di RadioRAI M'illumino di meno:
- spegnere le luci quando non servono
- spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici
- sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria
- mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l'acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola
- se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre
- ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria
- utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne
- non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni
- inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni
- utilizzare l'automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.
Risparmio energia elettrica
I primi tre punti del decalogo mirano a farci risparmiare energia elettrica: lasciare lampadine accese fa ovviamente consumare inutilmente corrente elettrica, perché, di fatto, nessuno si giova di quella illuminazione, che va sprecata, ma pagata.
A questo buon precetto si può abbinare l'idea dell'uso delle lampadine a basso consumo: fanno mediamente più luce, consumano meno, durano di più, spesso si trovano a luce neutra che fa anche meno male alla vista. Sono solo un po' più lente ad accendersi (ma ci sono anche dei modelli "rapidi"), hanno un costo più elevato e vanno smaltite in maniera differente. Però a livello di saccoccia sono più utili di una lampadina classica.
I dispositivi elettronici spesso quando non usati restano in modalità stand by: per fare un esempio, pensate al led del televisore. Tutti i led della vostra casa si succhiano mediamente il 15% del vostro consumo annuo. Morale: o spegnete davvero l'alimentatore dell'elettrodomestico oppure staccate la spina quando non lo usate.
Tempo fa ho visto in TV un signore che aveva risolto brillantemente il problema della scomodità del dover staccare gli elettrodomestici inutilizzati attaccando tutti gli apparecchi della casa a gruppi di prese multiple dotate di interruttore: sono facilmente trovabili anche al supermercato; hanno il vantaggio di attaccare ad unica presa domestica più apparecchi e staccarli dalla rete premendo un solo pulsante che, in alcuni modelli, è dotato di fusibile salva-vita. Esistono in commercio dei modelli più costosi, avvolte usati negli uffici, dotati anche di un gruppo di continuità. Il gruppo è utilissimo se avete problemi di sbalzi di corrente elettrica (ed in Italia sono frequenti, a dispetto di quanto si dice...): i continui picchi di corrente possono incidere sulla bolletta ed un investimento all'origine può essere di grande aiuto.
Sul frigo c'è poco da dire: di fatto è l'unico elettrodomestico che dobbiamo tenere sempre acceso a meno che non vogliamo trovarci col buttare tutte le derrate alimentari che ci conserviamo dentro oppure a meno che non vi nutriate di solo miglio ed avena... quando volate bassi, fateci un fischio...
Siccome sbrinarlo è una scocciatura enorme vi lascio al consiglio che ho trovato su Yahoo Answers, anche se ammetto che la risposta è scritta in essemmessese...
In cucina
Il quarto consiglio è tutto culinario: lo mettete il coperchio sulla pentola dell'acqua per la pasta? Sembra una stampaleria, ma la si spiega con la più pragmatica delle motivazioni, abinandola anche all'accorgimento della fiamma che non superi il bordo della pentola: di fatto un contenitore di metallo chiuso trattiene di più il calore, l'acqua bolle prima e voi risparmiate gas. Tenendo la fiamma non oltre il bordo della pentola (ma anche della padella, o della moka) di fatto, tenete la fiamma più bassa. Le due cose insieme uniscono due forme di risparmio, senza rinunciare a cuocervi una pastasciutta in 15 minuti...
Che freddo che fa...
I consigli dal quinto al nono sono tutti incentrati sul riscaldamento domestico: va detto, però, ad onor del vero, che non tutti hanno il riscaldamento autonomo in casa o possano regolare i tempi di accensione. Spesso, soprattutto nei vecchi condomini, tutto è centralizzato: il riscaldamento viene acceso in orari assurdi, tenuto in funzione per un numero di ore abnorme e la temperatura interna del palazzo può aggirarsi a quello di un reattore nucleare in fusione. Di certo si risparmia sul gas perché l'acqua bolle prima di finire nella pentola, ma i costi di riscaldamento diventano assurdi ed insostenibili anche per Pantalone. A questo si aggiunge la buona abitudine di certi condòmini di non pagare il riscaldamento, sapendo bene che tanto, poi, l'Amministratore spalmerà la spesa su quel cretino del 3° piano che paga sempre tutto...
Per quanto riguarda le tende, oggi come oggi, senza fare pubblicità a nessuno, non è difficile trovarne di economiche anche su misura, comprensive di assi, perni e quant'altro: si sceglie la fantasia, l'adetto ce la taglia e ce la confeziona ed infine la montiamo con trapano e cacciavite alla parete. La scomodità è lavarle, ma pazienza, perché, oltre che utili, aiutano anche ad avere un po' di privacy negli appartamenti senza rinunciare ad avere la luce del Sole (a meno che non le abiate comprate nere...). Solo un'annotazione: ho memoria che in casa di mia nonna, un vecchio palazzo costruito nei primi del '900, i termosifoni erano piazzati sotto le finestre. In un simile caso, credo che le tende siano sconsigliabili (anche se mia nonna ne aveva) e conviene ripiegare solo sugli isolanti termoriflettenti.
Una considerazione sulle intercapedini: al giorno d'oggi le case hanno sempre più spesso le pareti sottili, mentre in passato era normale costruirle con l'intercapedine. Il perché gli architetti abbiano abbandonato quest'ottima soluzione tecnica non lo so: so però che questo spazio vuoto dentro la parete della casa ha tanti ottimi vantaggi, soprattutto a livello energetico. L'intercapedine vi permette di riscaldare casa e di non disperdere il calore, ma permette anche al calore esterno di non penetrare dentro casa, ottenendo così un ambiente caldo d'Inverno e fresco d'Estate.
Pannelli isolanti termoriflettenti da piazzare dietro i termosifoni si trovano in maniera relativamente facile, soprattutto nelle grandi città o su Internet a costi tutto sommato ragionevoli di poche decine di euro per dotarne l'intera casa. Stesso discorso per chiudere gli spifferi, magari con delle semplici strisce di gomma adesiva da attaccare sotto le porte o le finestre: basta andare in ferramenta e comprare le stecche già pronte anche di fori per le viti o i chiodi, se avete infissi in legno o con le strip adesive, per plastica e metallo. I più kitsch di voi possono anche usare i "serpenti" di pezza davanti le finestre con davanzale (io però non vi conosco... e se vi conosco farò finta di non avervi mai incontrato...).
Il principio applicato è simile a quello della pentola in cucina: un ambiente chiuso si riscalda prima e disperde meno il calore, col risultato che dopo aver riscaldato casa potrete spegnere l'impianto e risparmiare.
L'auto in comitiva
L'ultimo consiglio del decalogo è il più aulico, alto, quasi filosofico: se in casa dovete tutti andare a trovare la vecchia zia, porca miseria, uscire con quattro auto! Ne basta una.
Se tutti ragionassimo così le città sarebbero meno intasate, ci sarebbe meno inquinamento, si userebbe meno benzina (i consumi di un solo veicolo non sono quelli di quattro...), le persone potrebbero perfino socializzare un po' di più.
Peccato che in Italia non venga in mente a nessuno: vuoi mettere la comodità di poter abbandonare la zia all'ultimo momento e ritornare a casa da quattro strade differenti? Poi ognuno racconta cosa a visto e si passa la serata a parlare di viabilità...
Allora, il decalogo è finito: rilegetevelo e poi cliccate qui sotto per scaricarvelo in PDF e stamparvelo con comodo. Applicarlo è facile (anche l'ultimo punto...) e soprattutto è utile.
Nulla fin qui descritto è in violazione di una qualunque legge o leggina, ma in una prossima occasione ho intenzione di parlare di acqua e luce solare, dei pannelli fotovoltaici e delle cisterne di acqua piovana. Non vi preannuncio troppo, ma vedrete quanto è curioso il nostro Paese...
Per approfondire:
- Il blog di M'illumino di meno
- Il decalogo in PDF (download diretto del file)
- Portale sul risparmio energetico
- Portale sul fai da te
1 commento:
Sai che riveli doti da casalingo insospettate e uno spirito pragmatico che non tutti abbiamo, sta cosa del coperchio sulla pentola della pasta, per dirne una, io non ci avevo pensato che distrattamente, infatti a a volte copro, a volte no.
Aspettiamo gli altri articoli simili
ciao, a presto
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