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sabato 9 maggio 2009

Dalla casa antisismica all’accordo italo-canadese


Edilizia in legno al centro di un’intesa siglata fra la Provincia canadese della British Columbia e la Provincia autonoma di Trento, che prevede il varo di due progetti di ricerca da completare in circa due anni e vedrà impegnato l’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa) del Cnr per la realizzazione di prodotti da utilizzare nell’edilizia non residenziale.
L’idea è quella di sviluppare progetti comuni e scambiare conoscenze al fine di migliorare l’utilizzo del legname come risorsa edile nelle due province, utilizzando la tecnologia che ha già permesso la realizzazione della casa in legno anti-sismica di sette piani Sofie (Sistema costruttivo casa fiemme). “Il tipo di materiale, ovvero il pannello di compensato di tavole, sarà lo stesso di Sofie, ma ricavato con legni diversi” spiega Ario Ceccotti, direttore dell’Ivalsa-Cnr, “si tratta quindi dello stesso tipo di costruzione, ma con qualcosa di specifico: per il materiale in sé e per la destinazione d'uso, poiché ci si concentrerà su edifici pubblici con grandi spazi”. E’ previsto, poi, anche lo studio di costruzioni miste, come ad esempio, edifici che presentano un piano terra in cemento armato e piani superiori in Xlam (pannelli di tavole di legno massiccio incollate incrociate).
Il primo progetto si prefigge di sviluppare l’utilizzo di legno di qualità medio-bassa per la realizzazione di prodotti con un alto valore aggiunto nelle costruzioni industriali, con l’obiettivo di dimostrare come sia possibile utilizzare anche legname di qualità non elevata, problema questo che affligge il Trentino. “La regione”, precisa Ceccotti, “presenta infatti legni di basso livello, dal punto di vista della forza e della rigidità, alterati dall’attacco di insetti parassiti e che, normalmente, non possono essere adoperati nelle produzioni commerciali, proprio perché hanno difetti che ne riducono le performance strutturali”.
Scopo dell’intesa è, inoltre, sviluppare un sistema di costruzione di palazzi non residenziali in legno. “In tal modo”, conclude il direttore dell’Ivalsa-Cnr, “da una parte, si identificano soluzioni strutturali per le prossime generazioni di edifici in legno e, dall’altra, si potenziano il comfort dei fabbricati non abitativi realizzati in questo materiale, puntando alla determinazione e al miglioramento dei loro comportamenti con il clima estivo e invernale, tenendo conto delle perfomance energetiche e della salute degli utenti”.

Ario Ceccotti, Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr, tel. 0461/660220, e-mail: ceccotti@ivalsa.cnr.it

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