Me pizzica, me mozzica, me devo da sfogà...

giovedì 3 marzo 2011

Evasione fiscale: i finti recuperi e le balle che ci raccontano per tenerci buoni

Mercoledì 2 Marzo 2011: a Radio24Ore c'è il classico programma di approfondimento finanziario, Focus Economia, orfano da qualche giorno del suo speaker storico, Sebastiano Barisoni, che la butta lì con una breve dall'Agenzia delle Entrate.
Quest'anno c'è un recupero di 8,9 miliardi di euro di evasione fiscale; il 15% circa in più rispetto all'anno precedente.

Cavolo! Bello!! Bravi!!! Direte voi...
Puppa!!! Dico io.

Perché "puppa"? Perché mi basta usare Internet per scoprire che qui si sta facendo vanto di aver recuperato le briciole ed ovviamente bussando alla porta dei soliti noti evitando abilmente di andare a bussare alle porte dei veri evasori fiscali, quelle banche, assicurazioni e grandi imprese industriali che causano il 60% dell'evasione fiscale, come emerge chiaramente da una ricerca effettuatta per conto dell'OCSE da una società statistica che ha usato proprio i dati ufficiali provenienti dai vari stati della UE.

Per rinfrescarmi la memoria ho usato Internet anche per andarmi a cercare e vedere una vecchia puntata di Report su come vengono spesi i soldi pubblici: penso di averla citata un mezzo centinaio di volte, ma questa volta più che dirvi cosa c'è dentro, vi invito a vederla voi stessi:

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-4ab35070-3924-4fe8-b95a-28313c6cbd09.html

La Guardia di Finanza dice che nel 2010 sono stati evasi ben 50,6 miliardi di euro, che loro ne hanno individuati ben 10,5 miliardi e che si sono raddoppiati gli evasori totali; quelli veri, aggiungo io, visto che per evasori parziali i deficienti del Fisco intendono quelli che hanno dimenticato una rata o che l'hanno pagata in ritardo: un po' come se considerassimo quelli che scordano il disco orario o che lasciano 20 minuti di più la macchina sulle fascie blu dei pirati della strada.

A settembre del 2008, la stessa GdF affermava che mediamente ogni anno un imponibile di 300 miliardi di euro veniva nascosto al Fisco: badate... i giornalisti che riportano queste notizie campano con l'"effetto sorpresa" ed il titolo trae in inganno.
Vi spiego: dire che un imponibile di 300 miliardi di euro viene occultato, non significa che viene evaso. Cioè non significa che doveva finire tutto nelle casse dello stato: imponibile è solo la base, ergo per cui circa il 60% doveva entrare nell'errario, quindi ad occhio e croce su un imponibile di 300 miliardi, ne sono stati evasi circa 180.

Loro di questi ne recuperano mediamente 8-9 l'anno e poi ditemi se possiamo davvero congratularci con costoro!

I bar ed i negozi, lo vediamo benissimo da noi, sono continuamente presi di mira dai Finanzieri e a far la fila davanti agli sportelli GERIT di gente ce n'è sempre tantissima. Ergo se costoro (che nel momento in cui si presentano allo sportello per pagare, tanto in mala fede non dovevano essere...) garantiscono un recupero di bruscolini e se l'OCSE dice che ad evadere non sono i piccoli, ma i grandi (cosa ovvia, visto che evade chi ha il capitale e non chi non lo ha), perché la GdF non si fionda a far controlli in tutte le banche d'Italia?

Perché per le banche ci sono dei fantomatici organi di controllo.
Peccato che in questo caso, controllore e controllato siano la stessa identica persona e mentre si discute in TV sul conflitto d'interessi RAI/Mediaset, nessuno parla del conflitto d'interessi di ABI/CONSOB/Banca d'Italia/Banche private d'affari/Fondazioni Bancarie, dove nella totalità dei casi si vede un continuo scambio di dirigenti che oggi dovrebbero essere controllati e domani divengono controllori dei loro stessi ex-datori di lavoro di cui, magari detengono privatamente, anche delle quote azionarie.

L'esempio è Mario Draghi: sulla pagina a lui dedicata di Wikipedia è presente una biografia che mette in risalto la sua carriera di dirigente pubblico, ma a leggere bene si scopre che in realtà è stato anche dirigente dell'IMI (Istituto Mobiliare Italiano, ex-ente pubblico assorbito con un abile stratagemma dalla Banco di San Paolo di Torino) e della BNL, oltre ad essere un ex-capoccia nientemento che della Goldman Sachs, il che lo pone nel gotha dei banchieri di alto grido modiali, ma anche tra i principali responsabili di un sistema vergognoso che ha messo in mutande tutto l'Occidente dopo aver succhiato il midollo anche al resto del pianeta.

Perché ci teniamo Super Mario ed anzi gli facciamo ponti d'oro (fino a quando non farà la fine del suo predecessore che tutti consideravano una gran brava persona)?
Perché a decidere chi li deve controllare, non è lo Stato, ma le Banche stesse, che sono azioniste della Banca d'Italia, che forniscono i professionisti della CONSOB, gli stessi che per fare "sindacato", prestano servizio presso l'ABI.

Quello che ci viene ammansito è un distratto "famose a fidà", come a dire, "non puoi dubitare di loro".
Come cavolo sarebbe a dire? Posso dubitare di Berlusconi e non posso dubitare di Draghi? Sono italiano e dubito di tutti fino a quando non vengo smentito, altro ché!!! "Dubbito" è il mio secondo nome!
E come disse Andreotti (anche se lui giura e spergiura di non averlo mai detto...): "A pensar male si fa peccato, ma di solito ci si azzecca".

Beh con cosa vi lascio? Una canzone sulle italiche velleità. Da uno di sinistra, ma per davvero, non per sport...

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